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Che fosse portato lo si era visto sin dalle scuole elementari.

Mentre noi imparavamo a memoria le capitali e le bandiere degli Stati più improbabili del mondo e naturalmente ci scambiavamo le figurine di calcio, lui conosceva a memoria le miss Italia dal primo concorso, le misure, il colore dei capelli e degli occhi. Col tempo estese la sua dotta analisi ai concorsi preliminari. Aggiornava costantemente la sua classifica e estendeva la catalogazione alle compagne di classe, di scuola, alle maestre, alle madri.

Fino a quando il suo taccuino,ricco come quello di un osservatore calcistico, non fu proditoriamente consegnato alla maestra.